Sarà Sanofi a occuparsi del programma sugli antibiotici aminoglicosidici, portando avanti la ricerca preclinica sul candidato sviluppato da Warp Drive Bio, che potrebbe essere utile nel trattamento delle infezioni da Gram-negativi resistenti ai farmaci. Il passaggio rientra negli accordi da 750 milioni di dollari stretti tra le due aziende all’inizio di quest’anno.
Warp Drive Bio è nata nel 2012, quando Sanofi si è unita in una partnership con Third Rock Ventures e Greylock Partners per impegnare 125 milioni di dollari in una startup. E l’investimento prevedeva la possibilità, per l’azienda francese, di acquistare Warp Drive, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi. Opzione che è stata in realtà rinegoziata da Sanofi a gennaio di quest’anno, lasciando nell’accordo solo la licenza per quattro programmi, in cambio di 750 milioni di dollari.