Il Q3 di Novo Nordisk si è chiuso con profitti netti pari a 3,94 miliardi di dollari, alimentati in gran parte dalle vendite – migliori delle previsioni – di Wegovy (semaglutide), che hanno raggiunto i 2,5 miliardi di dollari, facendo registrare un +79% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’utile netto si è attestato a 3,94 miliardi di dollari, con un aumento del 21% rispetto al Q3 2023.
Le vendite nette nel trimestre hanno totalizzato 10,6 miliardi di dollari. Novo Nordisk è attualmente la pharma di maggior valore in Europa, con una capitalizzazione di mercato di 488,3 miliardi di dollari.
Non sono comunque mancate le difficoltà in questo penultimo trimestre dell’anno. Oltre ai colli di bottiglia nella supply chain, Novo Nordisk ha dovuto affrontare anche una maggiore concorrenza nel settore dei farmaci dimagranti. I farmaci rivali a base di tirzepatide (Zepbound e Mounjaro di Eli Lilly), per il diabete di tipo 2 (T2D) e per l’obesità, hanno realizzato grosse vendite a un anno dalle loro approvazioni.
Secondo il Pharma Intelligence Centre di GlobalData, Zepbound realizzerà vendite per 25,2 miliardi di dollari entro il 2030, mentre Mounjaro potrebbe incassare 32,4 miliardi di dollari, sempre per quella data.
Per Wegovy, invece, le previsioni di GlobalData parlano di vendite pari 19,4 miliardi di dollari entro il 2030. Ozempic, invece, potrebbe attestarsi a 23,4 miliardi di dollari.