Dopo che l’FDA ha fugato i dubbi sulla sua efficacia, Novo Nordisk potrebbe ricevere entro fine anno l’approvazione definitiva da parte dell’ente regolatorio americano per semaglutide. È dunque arrivato il momento, per l’azienda danese, di prepararsi al lancio del nuovo antidiabetico, che con una sola iniezione settimanale si avvia a superare Victoza, il farmaco della stessa classe che si somministra, però, quotidianamente. Se verrà approvato, il prodotto potrà diventare uno dei motori di crescita di Novo Nordisk, con la classe degli analoghi del GLP-1 sempre più affollata. Alcuni dati da studi testa a testa avrebbero dimostrato la superiorità del prodotto di Novo Nordisk su Trulicity, di Eli Lilly, che dal suo lancio lo scorso anno, ha sottratto quote di mercato a Victoza. Lo scopo dell’azienda danese è quello di attirare pazienti che non hanno mai utilizzato prima farmaci di questa classe. “Questa strategia è ciò che consente l’espansione del mercato ed è ciò che un prodotto come semaglutide è in grado di fare”, sottolinea il responsabile R&S di Novo Nordisk, Mads Krosgaard Thomsen. Per quel che riguarda il costo di semaglutide, l’azienda danese prevede di mantenere un prezzo in linea con altri analoghi di GLP-1, che sono comunque nella fascia più alta di prezzo per quel che riguarda gli antidiabetici. All’inizio dell’anno, EvaluatePharma aveva previsto il lancio di semaglutide come uno dei più importanti del 2017, con stime di vendita entro il 2022 a 2,2 miliardi di dollari. Secondo Novo Nordisk, i punti critici da affrontare con la FDA saranno la segnalazione della possibilità di progressione della retinopatia diabetica sul foglietto illustrativo e l’inserimento, invece, dei vantaggi a livello cardiovascolare, come evidenziato dallo studio Sustain-6, anche se il numero di pazienti arruolati per questo trial non sarebbe sufficiente a evidenziare questo vantaggio. Novo Nordisk ha in programma di avviare uno studio di follow-up più esteso proprio su questo aspetto, come ha fatto con Victoza, che ha avuto poi l’ok per l’introduzione del beneficio cardiaco tra le indicazioni.