La società madre di Novo Nordisk, Novo Holdings, ha guidato un round di finanziamento da 100 milioni di dollari per la biotech svizzera Asceneuron. L’azienda elvetica sta sviluppando una terapia non focalizzata sull’amiloide per la Malattia di Alzheimer.
I nuovi fondi saranno utilizzati per studi clinici di fase intermedia su ASN51, un inibitore orale di piccole molecole dell’O-GlcNAcase (OGA), che negli ultimi anni è emerso come possibile bersaglio per il trattamento delle tauopatie come l’Alzheimer.
Gli studi hanno dimostrato che gli inibitori dell’OGA promuovono la glicosilazione della proteina tau che nell’Alzheimer si aggrega a formare grovigli in modo simile a quanto fa l’amiloide.
La glicosilazione della tau sembra prevenirne l’aggregazione, stabilizzando la proteina in una forma solubile e non patogena. I grovigli di tau sono anche una caratteristica di altre malattie neurodegenerative, come il Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), nota anche come malattia del motoneurone (MND).
Asceneuron ha già completato cinque studi di fase 1 su ASN51 che hanno dimostrato come il farmaco venga assorbito dal sistema nervoso centrale e si leghi a OGA. L’inizio di uno studio clinico di fase 2 è previsto per la fine dell’anno.
Al round di finanziamento di Asceneuron hanno partecipato anche EQT Life Sciences, OrbiMed, SR One M Ventures, Sofinnova Partners e i bracci di venture capital di GSK e Johnson & Johnson.