Novartis vuole tenere Alcon. Lo ha detto Felix Ehrat, responsabile dell’ufficio legale di Novartis, in occasione di una conferenza finanziaria. Cadono così le voci che volevano Alcon – gruppo specializzato nel settore oftalmico – in vendita. Tuttavia, alla domanda diretta se dunque Novartis pensava di non cedere Alcon, Ehrat avrebbe risposto “mai dire mai”.
La voce degli analisti
Secondo David Evans, analista di Kepler Cheuvreux, le possibilità di vendita di Alcon da parte di Novartid si attestano al 50%. Sicuramente se dovesse decidere di vendere, il presidente di Novartis, Joerg Reinhardt, imprimerebbe un evidente cambio di direzione rispetto al suo predecessore, Daniel Vasella, chei nvece puntava alla diversificazione delle unità. Da quando è presidente, Reinhardt ha avviato subito un programma di assestamento che è passato per lo scambio di prodotti con GlaxoSmithKline e per la vendita del settore veterinario a Eli Lilly. Inoltre, il nuovo presidente ha ceduto l’unità vaccini a GSK in cambio di alcune attività in oncologia. Insomma, dopo 25 miliardi di transazioni, l’unico asset portato dal predecessore Vasella resta proprio la Alcon.
Le vicende dell’ultimo anno
Le vendite di questa azienda, però, sono in calo da diversi anni, con una perdita del 9%, tradotta in 9,8 miliardi di dollari lo scorso anno. Questo dato ha spinto il CEO di Novartis, Joe Jimenez, a svelare il piano di rilancio per l’unità nel mese di gennaio 2016. Prima di tutto ha siglato una collaborazione con Michael Ball, che aveva traghettato Hospira prima della sua vendita per 15 miliardi di dollari a Pfizer. Inoltre, il piano ha previsto anche lo spostamento del business oftalmologico direttamente dentro Novartis. Una mossa che, secondo Jimenez, sarebbe servita ad alleggerire il peso dell’unità, ma che, in realtà, avrebbe costituito una strategia per trattenere in Novartis la parte più appetibile di Alcon. Dopo queste operazioni, Novartis prevedeva una crescita a due cifre da parte di Alcon, ma nel secondo trimestre le vendite sono scesedel 2%. E se l’inversione di tendenza attesa non dovesse verificarsi? “Non abbiamo pensato a cosa potrebbe accadere – ha precisato il CEO di Novartis – perché crediamo che l’inversione di tendenza ci sarà. Se però si arriverà alla fine dell’anno senza un ritorno alla crescita, allora dovremo porci una domanda più difficile”.