Anche se ha venduto un maggiore volume di farmaci, Novartis ha chiuso debolmente il 2016. La pressione sui prezzi negli USA ha determinato una riduzione complessiva del costo dei farmaci pari al 2%. E secondo il CEO Joe Jimenez la situazione resterà più o meno la stessa nel 2017. Anche per questo Novartis si avvia a un riacquisto delle sue azioni per cinque miliardi di dollari e a considerare la vendita di Alcon, l’unità specializzata in oftalmologia. Jimenez si aspetta una ripresa della crescita solo verso la fine di quest’anno, crescita che dovrebbe proseguire fino al 2020.
La situazione
I prodotti di punta come Cosentyx ed Entresto hanno reso meno negativo il risultato, dal momento che sono salite del 37% le vendite nette per il quarto trimestre dello scorso anno, a 4,6 miliardi di dollari, con un aumento del 19% rispetto allo stesso periodo del 2015. Jimenez ha precisato che Novartis è stata meno esposta alla pressione sui prezzi in USA rispetto ad altre aziende concorrenti, dal momento che il volume di vendita negli Stati Uniti si aggira intorno al 30% del totale, contro il 50% di altre società. Per quanto riguarda i biosimilari, Jimenez ha annunciato che quest’anno Sandoz dovrebbe lanciarne due negli USA. Cauto ottimismo da parte degli analisti. Tim Anderson, analista di Bernstein, ha sottolineato che l’azienda è leggermente sopra le stime di consenso per quel che riguarda il dato degli utili per azione, a 1,12 dollari per azione rispetto agli 1,09 delle stime. Novartis deve però fare qualcosa nel breve termine e l’unità oftalmica Alcon sembra un buon punto da cui cominciare. Alcon ha riportato 120 milioni di dollari di perdite di operatività, rispetto ai 30 milioni di dollari di guadagni in un anno. L’utile operativo è sceso del 38%. L’azienda svizzera ha dichiarato che valuterà tutte le opzioni e in ogni caso una decisione sarà presa entro la fine dell’anno.