Novartis si sta concentrando sui farmaci innovativi e, più precisamente, su cinque aree terapeutiche. Ma non per questo la casa farmaceutica svizzera abbandonerà del tutto i business delle malattie respiratorie e oculari.
E’ quanto ha dichiarato il CEO Vas Narasimhan, in occasione della prima giornata della J.P. Morgan Healthcare Conference, che ogni anno, a inizio gennaio, riunisce negli USA le più importanti case farmaceutiche mondiali.
“Novartis non ha alcuna intenzione di abbandonare i suoi farmaci per le vie respiratorie e gli occhi”, ha sottolineato Narasimhan, smentendo una recente notizia di Bloomberg secondo cui l’azienda starebbe valutando varie opzioni, tra cui la cessione di queste linee di prodotti.
“Siamo molto impegnati su Xolair”, ha detto il CEO, definendo il trattamento anticorpale contro asma e polipi nasali un “farmaco molto interessante”.
Narasimhan ha designato le aree terapeutiche cardiovascolari, immunologiche, neuroscientifiche, dei tumori solidi ed ematologici come le cinque aree terapeutiche principali per il futuro di Novartis.
Rispetto alle aree principali, le altre attività riceveranno meno risorse, ha dichiarato il top manager, che non ha però escluso di rivedere le priorità se dall’attività complessiva di Novartis “dovesse emergere un’innovazione significativa”.
Le recenti ristrutturazioni, tra le quali la vendita di una quota di Roche, hanno dato a Novartis ulteriore liquidità per concludere accordi. La società svizzera continua a valutare varie opportunità di M&A, ma sta cercando di essere “molto disciplinata”, come ha sottolineato Narasimhan.
L’azienda di Basilea sta valutando se eventuali attività di fusione e acquisizione possano realmente creare valore per le sue esigenze strategiche. Narasimhan ha dichiarato che vede la maggior parte delle opportunità di M&A in operazioni di valore inferiore a 4 o 5 miliardi di dollari piuttosto che in big deal.