Sindrome periodica associata al recettore del TNF (TRAPS – Tumor necrosis factor-Receptor Associated Periodic Syndrome), sindrome da iperimmunoglobulina D (HIDS – HyperImmunoglobulin D Syndrome)/deficienza di mevalonato chinasi (MKD – Mevalonate-Kinase Deficiency) e febbre mediterranea familiare (FMF): sono le tre patologie rare per le quali l’FDA ha approvato Ilaris, l’anticorpo monoclonale sviluppato da Novartis.Si tratta di tre malattie autoinfiammatorie rare per le quali, ad oggi, non c’è cura, se non il trattamento dei sintomi mediante la somministrazione di antinfiammatori, steroidei o non-steroidei. Dunque Ilaris, come sottolinea Novartis in un comunicato, è il primo e unico trattamento biologico per queste tre patologie, di cui la più comune è la Febbre mediterranea familiare, che colpisce principalmente le persone originarie del Mediterraneo orientale. Tra queste popolazioni, comunque, soffre di questa patologia una percentuale compresa da uno a 250 a uno ogni mille abitanti.
Secondo il CEO di Novartis, Paul Hudson, “si tratta di una svolta epocale per i malati che soffrono di queste sindromi gravi e debilitanti, e soprattutto per i bambini”. Uno studio di fase III ha infatti mostrato che dopo 16 settimane di trattamento, Ilaris sarebbe superiore al placebo nel controllare la malattia in ognuna delle tre patologie menzionate. E proprio grazie a questi dati, il farmaco di Novartis aveva ottenuto una revisione prioritaria da parte della FDA americana, che ha portato ad una approvazione più veloce. In precedenza, Ilaris era utilizzato per trattare la crioprinopatia (CAPS – Cryopyrin-Associated Periodic Syndrome), un’altra malattia caratterizzata da febbri periodiche, e l’artrite idiopatica giovanile sistemica (AIGS). E anche se questo farmaco non è tra i top seller della casa farmaceutica svizzera, le vendite sono in crescita, con 236 milioni di dollari di ricavi nel 2015; un aumento del 19% rispetto al 2014.