Novartis collaborerà con l‘Università di Oxford nell’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare lo sviluppo dei farmaci.
La partnership si articolerà in due principali attività: l’analisi dei dati delle Risonanze Magnetiche di 35.000 pazienti con sclerosi multipla e la valutazione dei risultati degli studi sugli inibitori IL-17.
La collaborazione con il Big Data Institute dell’Università di Oxford durerà cinque anni.
“Queste tecnologie hanno la capacità di individuare i pattern e i segnali della malattia molto prima della loro manifestazione clinica”, dice Mark Toms, responsabile scientifico di Novartis UK. “La capacità di individuare i modelli e gli elementi comuni di malattie diverse tra loro, può fornire elementi predittivi su come i pazienti risponderanno”
A lungo termine, Toms ritiene che l’iniziativa “sarà trasformativa sulla progettazione e sulla conduzione di studi clinici di Novartis” e potrebbe “consentire la scoperta di nuove opportunità e obiettivi” per lo sviluppo di farmaci. I primi risultati dovrebbero riguardare la velocità e l’accuratezza delle diagnosi delle malattie”.