(Reuters Health) – Novartis ha annunciato di voler chiudere i centri di ricerca in Svizzera e Cina. La decisione è stata presa nell’ambito del piano di razionalizzazione delle spese e per centralizzare il controllo sui programmi di scoperta di nuovi farmaci. Novartis, che impiega 120 mila persone a livello globale, sta anche trasferendo il suo braccio di ricerca sulle malattie tropicali da Singapore alla California. Inoltre, la casa farmaceutica svizzera sta creando due nuovi “centri di eccellenza” per la ricerca bio-terapeutica a Basilea e a Cambridge (USA) per esplorare nuove terapie da organismi viventi. Nel processo, saranno eliminate 73 posizioni con la chiusura dell’impianto Novartis di Esbatechn, vicino a Zurigo.
Novartis chiuderà anche il gruppo che si occupa di biologici a Shanghai e sposterà il suo Istituto per le malattie tropicali da Singapore a San Francisco. L’istituto, nato nel 2002 con l’aiuto dell’Economic Development Board di Singapore per affrontare malattie come la malaria, contava circa 100 membri del personale. Novartis non ha reso noto quanti posti di lavoro andranno eliminati a Shanghai e Singapore. Come parte della sua nuova strategia di ricerca, l’azienda ha fatto sapere che sta creando da 20 a 25 nuove posizioni al suo quartier generale di Basilea.
Novartis sta tagliando attività costose da quando, a maggio, ha annunciato un rinnovamento della sua divisione di prodotti farmaceutici. In agosto Novartis ha sciolto la sua unità autonoma di Terapia genica e cellulare, eliminando 120 posti di lavoro in gran parte negli Stati Uniti, mentre ha inserito programmi promettenti come la terapia sostitutiva dell’antigene chimerico, o CART, nella sua attività in ambito oncologico.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health News)
