(Reuters Health) – Secondo i dati di un recente studio clinico, RTH258 (brolucizumab), il farmaco di Novartis per il trattamento della degenerazione maculare neovascolare senile, è efficace con un numero inferiore di iniezioni rispetto ad aflibercept. La sperimentazione, in fase avanzata, ha messo i due prodotti a confronto diretto e avrebbe dimostrato che poco più della metà dei pazienti aveva bisogno di una somministrazione del farmaco ogni 12 settimane, piuttosto che ogni otto come accade per aflibercept. “Si tratta di risultati positivi che superano le nostre aspettative e non vediamo l’ora di presentare la richiesta di approvazione nel 2018”, ha dichiarato Vas Narasimhan, responsabile dell’unità di sviluppo del farmaco di Novartis. “Speravamo di raggiungere il 40% di pazienti che necessitavano di una somministrazione ogni 12 settimane – ha spiegato – Ora che abbiamo trovato un range tra il 52 e il 57% siamo molto fiduciosi sul risultato”. Secondo Novartis, RTH258 potrebbe arrivare a vendere fino a 1 miliardo di dollari l’anno. E ad essere positivi sono anche gli analisti. Il settore della degenerazione maculare è comunque destinato ad affollarsi, dal momento che nel 2018 sono attesi i risultati anche del trial clinico su Abicipar, un farmaco in sperimentazione sviluppato da Allergan e dalla svizzera Molecular Partners. Un prodotto che punta, come quello di Novartis, alla riduzione della frequenza delle iniezioni per convincere medici e pazienti a usarlo.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health News)