Novartis ha annunciato l’acquisizione di Kate Therapeutics, un’azienda biotecnologica con sede a San Diego che si occupa dello sviluppo di terapie geniche per il trattamento di patologie genetiche neuromuscolari e cardiache. Il costo complessivo dell’operazione è di 1,1 miliardi di dollari, che saranno versati agli azionisti di Kate Therapeutics. Ulteriori pagamenti sono previsti al raggiungimento di determinati obiettivi.
La biotech californiana ha in pipeline candidati per il trattamento della distrofia muscolare di Duchenne (DMD), della distrofia facioscapolo-omerale (FSHD) e della distrofia miotonica di tipo 1 (DM1).
L’approccio tecnologico adottato da Kate Therapeutics è un approccio che Novartis ritiene in grado di migliorare l’efficacia e la sicurezza delle terapie geniche e di aprire la strada a potenziali trattamenti per patologie complesse difficili da affrontare con le risorse attuali.
L’accordo con Kate Therapeutics chiude per Novartis una settimana molti proficua dal punto di vista degli accordi strategici per rinforzare la pipeline. Lunedì 18 novembre la pharma di Basilea si è assicurata una partnership da 745 milioni di dollari con la biotech radiofarmaceutica Ratio Therapeutics per lo sviluppo di un candidato antitumorale.
L’annuncio dell’acquisizione di Kate Therapeutics è stato accompagnato da quello dell’aumento delle previsioni di vendita a un CAGR del 5% dal 2024 al 2029 e del 6% dal 2023 al 2028, con un aumento di un punto percentuale rispetto alla precedente guidance.
“L’acquisizione Kate Therapeutics si basa sulla nostra esperienza e leadership nella scoperta di farmaci nel campo delle neuroscienze e apporta a Novartis talenti, competenze e capacità altamente complementari alle nostre attività interne”, ha dichiarato in un comunicato Robert Baloh, Global Head of Neuroscience Research di Novartis.
Il CEO Vas Narasimhan ha aggiunto che intende continuare sulla strada delle acquisizioni continuare per incrementare il tasso di innovazione dei prodotti. Novartis ha identificato più di 30 attività nella pipeline con un potenziale significativo per ringiovanire il suo portafoglio e sostenere una crescita a una cifra media dopo il 2029.