Il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) ha stabilito che Opdivo (nivolumab) di BMS può essere utilizzato insieme alla chemioterapia a base di platino per ridurre le dimensioni dei tumori NSCLC prima dell’intervento chirurgico e, conseguentemente, le probabilità di recidiva della malattia.
La chirurgia è la cura standard per il NSCLC resecabile, ma nel 55% dei pazienti che si sottopongono all’intervento si presenta una recidiva e alla fine si verifica la morte per la malattia.
Il parere positivo del NICE arriva sulla base dello studio di fase III CheckMate-816, che ha dimostrato che la combinazione di Opdivo più chemioterapia, somministrata prima dell’intervento chirurgico, ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da eventi, con una riduzione del 37% del rischio di progressione, recidiva o morte rispetto alla sola chemioterapia.
Il beneficio è stato riscontrato indipendentemente dai livelli del biomarcatore PD-L1, rendendo quindi Opdivo un’opzione idonea per tutte le persone con NSCLC resecabile.
Il NICE ha esaminato il farmaco attraverso il suo approccio proporzionato al percorso di valutazione della tecnologia (PATT), consentendo ai pazienti idonei di accedere al trattamento circa due mesi prima di quanto sarebbe stato possibile con il processo di valutazione di routine.
Il PATT, lanciato in via sperimentale lo scorso anno, è progettato per consentire al NICE di effettuare valutazioni “light-touch” a trattamenti più semplici e a basso rischio, come le estensioni di licenza di farmaci o l’autorizzazione a quelli destinati ad aree patologiche ben caratterizzate.