Dopo l’ok per il trattamento della psoriasi grave, il NICE ha dato il via libera all’uso di Otezla (apremilast), di Celgene, anche contro l’artrite psoriasica. A fare la differenza sarebbero stati il fatto che il trattamento è per via orale, e non per via iniettiva come i farmaci concorrenti, e che l’azienda farmaceutica americana ha promesso sconti sul prezzo del medicinale. La decisione è stata presa martedì 11 ottobre. Secondo quanto dichiarato dall’agenzia inglese, Otezla – che ha un prezzo di listino di 550 sterline, poco più di 600 euro, per un trattamento di 28 giorni – è “meno efficace delle terapie già in commercio”, ma può essere un’alternativa ai farmaci concorrenti somministrati per via iniettiva. Secondo gli esperti del NICE, infatti, “alcuni pazienti potrebbero essere disposti ad accettare una minore efficacia pur di avere un farmaco per via orale”.
Le valutazioni del NICE influenzano direttamente i pazienti inglesi, ma altri Paesi spesso prendono in considerazione le scelte dell’agenzia britannica per decidere le coperture dei costi di alcuni farmaci da parte dei rispettivi sistemi sanitari.
L’ultima decisione, però, darà una spinta a un medicinale che compete con alcuni dei farmaci più venduti al mondo. Otezla, infatti, va a scontrarsi con Humira, di AbbVie, Enbrel, di Amgen e Merck, e Remicade, di Johnson & Johnson. E nella mischia si sono buttati, nell’ultimo anno, anche Cosentyx, di Novartis, e Taltz, di Eli Lilly. Oltre al fatto che sono attesi nel mercato i biosimilari. Gli analisti, comunque, si aspettano che Otezla arrivi a 1,3 miliardi di dollari di vendite nel 2018, anche se Celgene punta più in alto, con previsioni che vedono il suo farmaco raggiungere i 2 miliardi di dollari di vendite.