Non è un mistero che la multinazionale svizzera Nestlé voglia espandere la sua unità dermatologica. Forse proprio per questo ha chiamato, alla guida di Nestlé Skin Health – l’unità specializzata in prodotti per la pelle – Paul Navarre, ex presidente del business internazionale di Allergan. Navarre sostituirà Humberto Autunes.
Navarre porterà sicuramente in Nestlé la sua esperienza nel campo dermatologico e supporterà l’ambizione dell’azienda svizzera di espandere il suo mercato in questo settore. Allergan ha infatti sul mercato diversi prodotti per la pelle e trattamenti cosmetici, tra cui il trattamento per le rughe Botox, che vende cifre da capogiro: fuori dagli USA, solo nella prima metà del 2016, ha fatto registrare vendite per 399,5 milioni di dollari. Nestlé, dal canto suo, possiede il co-marketing, fuori dagli Stati Uniti e dal Canada, di Dysport, un rivale del Botox, così come altri trattamenti cosmetici iniettabili che la multinazionale svizzera ha acquistato da Valeant per 1,4 miliardi di dollari nel 2014. Ed ecco perché l’esperienza di Navarre potrebbe essere proprio ciò che serve a Nestlé per ampliare il suo portfolio, che comprende Restylane, Perlane ed Emervel, tra gli altri prodotti. L’azienda svizzera vede nel settore sanitario una possibilità di diversificare i suoi prodotti. Per questo ha considerato offerte come l’acquisto di Valeant e non solo. All’inizio di quest’anno, per esempio, ha fatto una joint venture con Guthy-Renker, che commercializza Proactiv, uno dei trattamenti per l’acne più venduti al mondo. E Nestlé è stata anche oggetto di rumors che la volevano interessata all’acquisto, per 1,1 miliardi di dollari, del mercato dermatologico di Bayer, che l’azienda tedesca scorporerebbe per controbilanciare l’operazione Monsanto. Tuttavia, non è stata la sola azienda coinvolta in queste voci. Insieme a Nestlé, sono state tirate in ballo anche Teva, Almirall e Allergan.