L’immunoncologia punta sulla classe dei letali sintetici per combattere più efficacemente i tumori. Ed è questa la linea di ricerca scientifica che segue Ideaya Biosciences, una nuova azienda – con base a San Francisco – che ha nel consorzio degli investitori 5AM Ventures, Canaan Partners, Celgene, Wuxi Healthcare Ventures, Institutes of Biomedical Research e Alexandria Real Estate. Il lavoro su Ideaya Biosciences, si concentra nell’induzione della letalità sintetica, cioè sul concetto che la combinazione di due specifiche mutazioni può portare alla morte delle cellule. Da qui si potranno sviluppare candidati per specifiche popolazioni genetiche e combinare i due approcci per migliorare la risposta del tumore.
La mission clinica
Ideaya sta esplorando potenziali coppie di letali sintetici (SL) in tutto il genoma, grazie a strumenti di editing genetica come CRISPR/Cas9, fondamentale per la scoperta e la convalida di relazioni genetiche di letali sintetici “che sono rilevanti per il cancro, in quanto consentono l’editing preciso per ridurre al minimo l’attività off-target e per valutare più definitivamente le interazioni SL e i fenotipi”, come spiega lo stesso Hata.
Sulla combinazione di letalità sintetica con l’immunoncologia, Ideaya prevede che il danno al Dna indotto dalla letalità sintetica potrebbe effettivamente migliorare l’efficacia della metodica immunoncologica, alterando in modo più efficace il microambiente tumorale.
La carta d’identità della nuova azienda
Ideaya è diretta da Yujiro Hata, co-fondatore e CEO.
Hata si aspetta che i 46 milioni di dollari del primo round di finanziamento di serie A che Ideaya ha prodotto saranno sufficienti per ottenere due piccole molecole internamente scoperte in clinica. Si prevede che la fase di start-up termini nel 2019.
Il capitale originariamente sottoscritto era di 30 milioni, una somma che alla fine è stata aumentata di un quarto.
Oltre a 5AM, il consorzio comprende Canaan Partners, Celgene, Wuxi Healthcare Ventures, Institutes of Biomedical Research e Alexandria Real Estate. Celgene è stato un investitore di Flexus.
Questo dà a Ideaya tre investitori strategici. La società si aspetta che i suoi programmi di ricerca, come quelli di Flexus, attirino l’interesse del mondo del biopharma. Ecco perché vede il suo programma di immuno-oncologia come potenzialmente cumulabile con approcci di immuno-oncologia esistenti come gli inibitori del checkpoint, una categoria il cui il biopharma ha pesantemente investito. La combinazione di farmaci di immuno-oncologia è destinata a diventare il gold-standard del settore.
Il board
Il team di Ideaya comprende Jeffrey Hager come co-fondatore, SVP e Head of Biology. Era il vice-presidente di Biologia al Seragon Pharmaceuticals, che è stata acquisita da Genentech (Roche) per 1,7 miliardi di dollari nel luglio 2014. Infine, il gruppo è completato da Michael Dillon come SVP e Head of Drug Discovery; arriva dal Novartis Institutes for Biomedical Research di Cambridge, dove è stato Global Discovery Chemistry Head for Oncology e New Therapeutic Modalities.
Il GP Canaan Tim Shannon è entrato nel board della società come parte del finanziamento, mentre il CSO Celgene Robert Hershberg e il socio fondatore di WuXi Healthcare Ventures Founding Partner Edward Hu hanno aderito come osservatori.
Oltre a Rosen, il board comprende anche il presidente e socio fondadore di 5AM John Diekman, il CEO di Cidara Therapeutics Jeff Stein e l’associata di 5AM Hannah Chang, che è una board observer. “Gli ingredienti che abbiamo utilizzato per la costruzione di Flexus sono gli stessi per Ideaya: riunire i migliori scienziati e consulenti del settore, e affrontare alcune delle più grandi opportunità e sfide nella ricerca sul cancro. Se lo facciamo, abbiamo l’opportunità di creare un enorme valore per i pazienti, e, di conseguenza, per i nostri azionisti e dipendenti “, conclude Hata.