Il CdA di MolMed ha approvato i risultati 2018 della società biotecnologica quotata sul mercato MTA di Borsa Italiana.
I risultati evidenziano un significativo miglioramento rispetto al 2017, con una perdita di esercizio più che dimezzata.
I ricavi delle vendite, pari a Euro 28,5 milioni, sono cresciuti del 23,7% rispetto al 2017 (23,0 milioni di Euro).
Anche il Risultato Operativo e Risultato Netto, rispettivamente pari a una perdita di Euro 3,9 milioni e Euro 4,1 milioni, sono migliorati del 52,6% e del 51,5% rispetto alla perdita di 8,1 milioni e 8,5 milioni del 2017;
“I risultati dell’esercizio 2018 confermano il trend osservato nel corso di tutto l’anno ed evidenziano un netto miglioramento rispetto al 2017 – dice Riccardo Palmisano, Amministratore Delegato di MolMed – con ricavi operativi che sfiorano i 30 milioni di Euro e un dimezzamento delle perdite di esercizio, che dipende principalmente dall’incremento dei ricavi operativi e da un’attenta gestione delle priorità e dei costi”.
“Nonostante l’inattesa e prematura risoluzione dell’accordo di licenza e commercializzazione di Zalmoxis con Dompé – continua Palmisano – il 2018 è stato caratterizzato da una serie di eventi molto positivi per il futuro sviluppo della Società: sul versante dei prodotti proprietari abbiamo negoziato con successo il prezzo e rimborso dello stesso Zalmoxis con le Autorità tedesche, abbiamo sottomesso alle Autorità Regolatorie il dossier per l’autorizzazione del primo studio clinico di fase I/II su tumori ematologici (AML e MM) con il CAR-T CD44v6 e soprattutto abbiamo stretto accordi con AbCheck e con Glycostem per ampliare la nostra pipeline di CAR, sia autologhi che allogenici.
Sul fronte dei servizi GMP conto terzi, il cui fatturato è aumentato del 18,2%, abbiamo gestito con successo il passaggio dei prodotti Tiget/Telethon ad Orchard, che ci ha affidato lo sviluppo di ulteriori due prodotti della propria pipeline. Ancora più importante, abbiamo firmato un contratto ex novo con GSK per lo sviluppo della sua nuova linea di prodotti cell & gene in ambito oncologico e un Master Service Agreement di cinque anni per un progetto sulle malattie rare con il Boston Children’s Hospital”.