Il vaccino di richiamo anti COVID-19 sviluppato da Moderna provoca una risposta immunitaria più forte contro la variante Omicron e le sue sottovarianti rispetto al vaccino originale.
Moderna ha reso noti i primi risultati dei test sull’uomo del vaccino, ora chiamato mRNA-1273.222. I dati mostrano il livello di anticorpi in grado di contrastare il virus indotti dal nuovo vaccino rispetto a quello originale, ma non danno ancora informazioni sull’efficacia contro l’infezione e la malattia.
Le evidenze emergono da uno studio di fase 2/3 in cui 511 volontari precedentemente vaccinati hanno ricevuto un’iniezione di mRNA-1273.222 oppure il vaccino originale, noto come Spikevax.
I livelli di anticorpi che combattono il virus appartenente ai ceppi virali dominanti negli Stati Uniti, BA.4 e BA.5, sono stati da cinque a sei volte superiori nei volontari che hanno ricevuto l’iniezione aggiornata rispetto a quelli che hanno ricevuto Spikevax. Secondo Moderna questi risultati dimostrano che l’obiettivo principale dello studio è stato raggiunto.
La risposta immunitaria osservata è stata “coerente” sia nelle persone più giovani sia in quelle di età pari o superiore a 65 anni. La frequenza delle reazioni avverse è stata “simile o inferiore” a quella osservata con una seconda o terza dose di Spikevax. Inoltre non sono emersi nuovi problemi di sicurezza dopo tre mesi di follow-up.