Le voci sono vere: Merck KGaA vuole vendere la Business Unit dei biosimilari. La casa farmaceutica tedesca ha comunicato nella sua relazione annuale 2016 di essere in una fase avanzata della trattativa. A ottobre l’azienda farmaceutica avrebbe richiesto l’aiuto di JPMorgan Chase & Co. per la ricerca di potenziali acquirenti. Secondo alcune fonti Merck potrebbe ottenere una cifra intorno al miliardo di dollari. Merck KGaA collabora dal 2012 con Dr. Reddy’s, società indiana produttrice di generici, per sviluppare biosimilari, ma la partnership non ha finora portato prodotti sul mercato. La pipeline include una copia di Humira di Abbvie attualmente in fase 3.
Il mercato
In questo settore Merck KGaA è follower nel mercato USA: Novartis, Sandoz e Pfizer hanno già in commercio biosimilari e la copia di Humira di Amgen è in attesa di lancio dopo l’approvazione della FDA ottenuta a settembre. Mentre il mercato comincia a essere affollato, le aziende che ancora stanno cercando di mettersi al passo potrebbero dover tagliare i prezzi per poter prender una fetta della torta. Merck KGaA non è l’unica casa farmaceutica a cercare di cautelarsi nei confronti dei biosimilari. Alla fine del mese scorso Brent Saunders, amministratore delegato di Allergan, ha detto che la sua azienda farà probabilmente la stessa cosa dopo aver terminato lo sviluppo delle quattro copie di farmaci oncologici in collaborazione con Amgen. La BU dei biosimilari potrebbe non essere l’unica alla quale Merck dirà addio in un prossimo futuro. “Ogni divisione della’azienda è sotto revisione continua” ha detto il CEO Stefan Oschmann.