“Nessuna correlazione tra morti e vaccini e le segnalazioni di reazioni avverse sono aumentate solo perché la Farmacovigilanza messa in rete da AIFA, Regioni, Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute funziona sempre meglio e prende in esame anche gli episodi apparentemente meno rilevanti, per studiarli con attenzione e approfondire. Con il solo obiettivo di tutelare il cittadino”. Lo dichiara il Direttore Generale di AIFA Mario Melazzini. “Il Rapporto è uno strumento utile per gli operatori ma anche per stoppare le notizie false, che rischiano di mettere in crisi la più efficace tra le armi di prevenzione. Abbiamo reso evidente ogni dettaglio, in modo che chi vuole, se in buona fede, può facilmente verificare che le reazioni avverse sono ascrivibili, di fatto, a coincidenze meramente temporali. Andando nel dettaglio, nel biennio di riferimento, il Rapporto registra due decessi di bambini nel 2014 e tre nel 2015, ma in nessuno di questi casi è stata rilevata una correlazione tra il vaccino e la morte, attribuibile ad altra causa. Gli altri casi di decessi, registrati tra la popolazione in età avanzata, riguardano persone di età media di 83 anni, già affette da altre gravi patologie. Nessuna delle segnalazioni prese in esame ha generato allarmi di sicurezza. La raccomandazione che mi sento di fare è che il Rapporto venga letto senza pregiudizio, e soprattutto con il dovuto livello di conoscenza della materia e approfondimento”.
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