Meno ricorsi e meno contenziosi giudiziari con le aziende del farmaco grazie alle nuove regole in arrivo per il calcolo della spesa farmaceutica, previste nella manovra correttiva dei conti pubblici. È questo il pensiero del direttore generale dell’Aifa, Mario Melazzini, espresso nel corso dell’audizione in Commissione Affari sociali della Camera, nell’ambito dei lavori per la Conversione in legge del decreto legge 50/2017. “Le disposizioni in tema di flusso informativo delle prestazioni farmaceutiche – ha affermato Melazzini – hanno l’obiettivo di risolvere i problemi relativi alla tracciabilità, alla trasmissione e all’elaborazione dei dati, che hanno finora originato numerosi contenziosi con le aziende, causando ritardi nei ripiani dello sfondamento della spesa farmaceutica”. La norma prevede infatti, per il 2016 e il 2017, “che l’Agenzia possa avvalersi dei dati riportati nelle fatture elettroniche attraverso il Sistema di interscambio individuato dal ministero dell’Economia e delle Finanze”. L’articolo 30 del decreto interviene invece per chiarire quali farmaci abbiano diritto di accedere alle risorse dei fondi, previsti dalla Legge di bilancio 2017, per gli innovativi e per gli innovativi oncologici. “La norma prevede – ha proseguito Melazzini – che tale accesso sia consentito solo ai farmaci cui l’Aifa assegna il requisito di innovatività terapeutica reale. Vengono pertanto esclusi i medicinali la cui innovazione farmacologica è da considerarsi potenziale”. L’obiettivo è garantire su tutto il territorio “un rapido accesso a farmaci che possiedono un chiaro valore terapeutico aggiunto rispetto alle alternative disponibili”, dimostrabile da “robuste” prove scientifiche.