La terapia a base di cellule staminali allogeniche da tessuto adiposo, sviluppata da TiGenix, è efficace contro la Malattia di Crohn rispetto al placebo anche dopo 52 settimane dal trattamento. Sono gli ultimi dati del trial clinico di fase III presentati al dodicesimo Congresso dell’Organizzazione Europea su Crohn e Coliti, che si è tenuto dal 15 al 18 febbraio a Barcellona. I risultati a un anno confermano il profilo di sicurezza visto a sei mesi, con un tasso di eventi avversi relativi alla terapia inferiore rispetto ai pazienti trattati con placebo più lo standard di cura della Malattia di Crohn. Un dato che torna anche quando si analizzano gli eventi avversi gravi. Risultati positivi anche per quel che riguarda l’efficacia. Tra i pazienti trattati con le staminali Cx601, l’analisi della popolazione intention-to-treat ha mostrato una remissione a un anno nel 56,3% dei pazienti rispetto al 51,5% a 24 settimane e al 38,6% e al 35,6% del placebo, rispettivamente a un anno e a sei mesi.Anche il tasso di ricadute è stato inferiore nel gruppo di pazienti trattati con Cx601, dove a un anno dall’iniezione delle staminali, i trequarti della popolazione che aveva risposto a 24 settimane non presentava ricadute, contro il 55,9% tra la popolazione trattata con placebo. Nel 2015, l’azienda biotech belga aveva presentato i primi positivi risultati relativi al trial clinico di fase III a sei mesi di trattamento. I dati sono valsi quindi un accordo con la giapponese Takeda. Ora TiGenix spera che i dati possano portare a un’autorizzazione da parte dell’autorità regolatoria europea entro la fine dell’anno. In parallelo, l’azienda belga sta mettendo a punto un altro studio di fase III ad hoc per l’approvazione negli Usa, da avviare sempre entro fine 2017.