M&A: 2021 fiacco, ma sta arrivando la ripresa

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Nello sviluppo dei farmaci, gli accordi di fusione e acquisizione possono essere tanto importanti quanto le scoperte scientifiche. E negli ultimi anni, le operazioni di M&A nel settore farmaceutico hanno raggiunto livelli record, con le aziende più grandi che si sono rivolte alle giovani biotech per acquisirne l’innovazione.

Spesso questi accordi si sono concentrati su patologie quali cancro, malattie rare e disturbi del sistema immunitario, con enormi profitti per i trattamenti che sono arrivati sul mercato. Questi accordi, comunque, non sono stati economici, con i premi sulle acquisizioni biofarmaceutiche che hanno superato molte volte, negli ultimi dieci anni, il 100%.

Tuttavia, mentre i contratti di M&A siglati nel 2018 e nel 2019 sono stati molto proficui, con gli accordi che hanno persino resistito alla pandemia, il 2021 è stato più tranquillo. Il secondo trimestre, in particolare, ha toccato il minimo degli ultimi cinque anni, sia per valore che per numero di transazioni biofarmaceutiche. E anche quest’anno, almeno finora, si è mosso poco, anche se gli analisti ritengono probabile una ripresa.

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