In questa manovra “vediamo attuare il patto per la salute”. È il parere del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, rilasciato in occasione di un incontro con i colleghi di Area Popolare proprio per illustrare la manovra. Nel ricordare che con le centrali di acquisto si provvederà alla riduzione della spesa e a reinvestire i risparmi nella qualità delle prestazioni e dei servizi ai cittadini, il ministro ha spiegato che dei due miliardi ottenuti in questa manovra, “uno ha natura di vincolo: 500 milioni per il fondo epatite C, cioè un rifinanziamento strutturale del fondo che rimarrà stabile fino all’esaurimento dei casi ed è fuori dalla spesa farmaceutica. Siamo l’unico Paese in Europa – ha sottolineato – ad aver stornato questo fondo; altri 500 milioni sono vincolati ai farmaci oncologici la cui innovatività viene individuata per 36 mesi.
Anche su questo siamo i primi in Europa ad affrontare il problema in modo organico. Sui farmaci innovativi oggi sono gli oncologici, poi riguarderanno l’Alzheimer e poi sara’ strutturale”. Il ministro ha poi accennato ad un ‘fondo di premialità’ per le Regioni che migliorano i Lea ed espresso l’auspicio che migliori il sistema di investimenti delle regioni. Infine, ha rilevato una “stretta delle maglie per chi e’ in deficit” avvertendo che in quei casi “commissarieremo”