Sebbene sia in difficoltà in alcuni settori, la società di produzione su contratto (CDMO) Lonza continua ad espandersi nel campo della produzione di farmaci, soprattutto terapie geniche e cellulari. L’azienda svizzera ha infatti annunciato che amplierà il suo impianto di bio-coniugazione di Visp, in Svizzera, per la produzione di un nuovo coniugato anticorpo-farmaco (ADC) per un cliente.
Lonza non ha dato dettagli riguardo l’espansione, ma ha affermato che a partire dal 2020 tutte le operazioni ADC saranno sotto un unico sito e un unico sistema di controllo qualità. Una strategia che includerà una struttura di riempimento e finitura vicino al quartier generale a Basilea, che all’inizio di questo mese ha dichiarato che acquisterà da Novartis.
L’espansione di Lonza è stata annunciata il giorno stesso in cui ha riportato i guadagni per la prima metà dell’anno e in cui ha confermato le stime per il 2019, con i business farmaceutico e nutrizionale che sono cresciuti dell’11% raggiungendo quasi 2,1 miliardi di franchi svizzeri.
Mentre i guadagni si sono ridotti a livello di principi attivi, infatti, la società svizzera ha affermato che sta puntando alla produzione di vettori virali e terapie cellulare, autologhe ed allogeniche, sia per conto di biotech emergenti che di grandi aziende farmaceutiche.
L’anno scorso, Lonza ha inaugurato una struttura di quasi 28mila metri quadrati a Houston, in Texas, per la produzione di terapie geniche e cellulari. Una mossa che ha preceduto la rapida evoluzione di questo settore.