Nel 2022 l’Intelligenza Artificiale (AI) ha continuato a fare notizia con diversi accordi di alto profilo e l’industria farmaceutica ha prontamente adottato modelli di questa tecnologia per migliorare la scoperta dei farmaci. Il settore cresce a passi da gigante e molte autorità regolatorie stanno dando priorità alla pubblicazione di nuove linee guida regolamentare l’uso dell’Intelligenza Artificiale e seguirne i progressi.
Secondo un’indagine intersettoriale della società di consulenza Mckinsey & Company, il 52% degli intervistati ha dichiarato di aver investito nell’AI quest’anno il 40% in più rispetto al 2018.
A giugno 2021, aziende come Bristol Myers Squibb, Bayer e Pfizer erano in testa agli accordi del settore farmaceutico che prevedevano l’impiego dell’Intelligenza Artificiale.
Sanofi si è distinta con una serie di partnership tra le quali una collaborazione da 100 milioni di dollari con Exscientia. In occasione del recente Financial Times Global Pharma and Biotech 2022 Summit di Londra, Frank Nestle, responsabile globale della ricerca e chief scientific officer di Sanofi, ha spiegato con una battuta l’interesse dell’azienda per l’intelligenza Artificiale : “l’Intelligenza Artificiale incontra l’HI (intelligenza umana) e ci fornisce modelli predittivi. Questi modelli, a loro volta, ci forniscono nuove ipotesi che, si spera, accelereranno la scoperta di farmaci migliori e di più facile accesso”.
In agosto Sanofi ha firmato con Atomwise una collaborazione strategica di ricerca multi-target da 20 milioni di dollari per la scoperta di farmaci basati sull’Intelligenza Artificiale.
Con questo accordo, Sanofi sfrutta la piattaforma Atomnet di Atomwise per la scoperta e la ricerca di un massimo di cinque obiettivi farmacologici. Con un’operazione simile, a novembre la pharma francese ha versato 21,5 milioni di dollari di anticipo a Insilico Medicine per sfruttare la sua piattaforma AI Pharma.AI per la scoperta di farmaci.