Per superare le disparità di accesso ai farmaci essenziali, sarebbe sufficiente un investimento pari a uno o due dollari al mese a persona. Lo afferma il rapporto finale della Lancet Commission on Essential Medicines, un team di 21 esperti riuniti dalla rivista Lancet. La Commissione ha calcolato che la spesa necessaria a fornire i 201 farmaci indicati come essenziali dalla lista dell’Oms, che comprende terapie per l’Hiv o l’epatite ma anche morfina o antimalarici, è di circa 13-25 dollari l’anno, ma un paese su cinque spende meno di questa quota.
La spesa per i farmaci nel mondo invece, sottolinea il rapporto, è otto volte quella che sarebbe sufficiente per garantire i medicinali essenziali, segno del forte squilibrio a favore dei paesi più ricchi. I 31 paesi più poveri al mondo spendono in media 8,8 dollari l’anno per i farmaci, mentre i 49 più ricchi 459 dollari. Il problema dell’accesso, ricorda pero’ il rapporto, riguarda recentemente tutti i paesi, a causa dell’alto costo di alcune terapie. “I paesi del mondo, qualunque sia il reddito, hanno problemi enormi nell’assicurare un accesso equo a medicine essenziali – spiega Andy Gray della University di KwaZulu-Natal di Durban, in Sud Africa -. Esempi recenti come lo scandalo della EpiPen negli Usa o l’alto costo dei farmaci per l’epatite C o il fallimento nello sviluppo di nuovi antibiotici per le infezioni resistenti dimostrano che l’accesso a farmaci sicuri, di qualità e sostenibili è un problema globale”