Quale take home message lascia la recente edizione dei Cannes Lions Health?
L’ispirazione è una parola d’ordine sempre valida, quest’anno in modo particolare.
Le nuove tendenze si sono sviluppate intorno a nuovi stili di pubblicità e un numero sempre maggiore di player “laici” si interessa al settore farmaceutico. Procter & Gamble, Ikea, Nestlé e Samsung erano solo alcune delle aziende non tradizionali presenti sul palco o nelle liste dei premi di Lions Health.
Ha fatto scalpore la presenza di Procter & Gamble. Il gruppo conosce il settore pharma e recentemente ha acquistato il consumer healthcare business di Merck KGaA- vantando anche una partnership di lunga data con Teva Pharmaceutical – ma non ha mai avuto una presenza dominante ai Lions Health come quest’anno.
Perché? La salute non è oggi solo il business di tutti, è anche un importante motore di crescita per i marchi e le agenzie pubblicitarie.
Negli Stati Uniti la spesa sanitaria sta crescendo a un ritmo più veloce del PIL mentre a livello mondiale il mercato della salute e del benessere è un settore che vale 4,2 trilioni di dollari.
Negli ultimi due anni, questo mercato è cresciuto del 12,8%, due volte più veloce della crescita economica mondiale, secondo i dati raccolti dal Global Wellness Institute.
“Stiamo vedendo sempre più aziende far diventare la responsabilità sociale parte delle loro fondamenta”, ha dichiarato Todd Henwood, direttore creativo esecutivo della GSW Advertising di Toronto, aggiungendo che non sarebbe sorpreso se Lions Health diventasse un evento di spettacolo vero e poprio.