La FDA sta valutando la possibilità di passare a un processo annuale di aggiornamento dei vaccini COVID-19 per adeguarli ai ceppi di coronavirus circolanti, come già avviene per quelli contro l’influenza.
La proposta – avanzata da uno staff di consulenti dell’agenzia – prevede che la popolazione riceva ogni autunno una dose di un vaccino anti COVID-19 adattato alle varianti virali più diffuse. I soggetti con un’immunità preesistente insufficiente, come gli adulti anziani, i bambini molto piccoli e le persone immunocompromesse, riceverebbero invece due dosi del vaccino.
Il gruppo di esperti ne discuterà anche con gli scienziati dei Centers for Disease Control and Prevention e dei National Institutes of Health, oltre che con Pfizer, Moderna e Novavax.
La proposta delineata dallo staff consultivo della FDA ricalca l’approccio adottato dall’agenzia nel 2022, quando ha raccomandato ai produttori di vaccini di aggiornare i loro preparati per fornire una migliore protezione contro la variante Omicron.
Secondo il nuovo piano proposto alla FDA, l’agenzia dovrebbe riunire il suo comitato consultivo all’inizio del mese di giugno per determinare la composizione ottimale del ceppo vaccinale; le informazioni verrebbero poi trasmesse alle case farmaceutiche in modo che possano preparare vaccini aggiornati entro il mese di settembre.