La richiesta di farmaci prodotti da Novo Nordisk per combattere l’obesità è così elevata che, nel breve termine, l’unico ostacolo alle vendite sembra essere la capacità dell’azienda di mantenere il ritmo produttivo.
Secondo un recente rapporto degli analisti di JP Morgan, entro il 2030 la pharma danese coprirà circa la metà del mercato dell’obesità, con vendite che potrebbero attestarsi a 33 miliardi di dollari. L’analista Richard Vosser ha stimato, inoltre, che il mercato globale raggiungerà i 71 miliardi di dollari entro il 2032, con Novo Nordisk ed Eli Lilly a dividersi la torta, accreditate ciascuna del 45% delle vendite.
“Riteniamo che questi dati segnino l’inizio di un cambiamento di paradigma nel modo in cui viene trattata l’obesità. I medici sceglieranno sempre più trattamenti mirati alle molteplici co-morbilità associate all’obesità, in primis quella cardiovascolare. Tutto questo, secondo le nostre previsioni, porterà a un’impennata di prodotti per l’obesità”, ha scritto Vosser nella relazione ai clienti.
Con l’aumento della domanda di farmaci contro l’obesità, JPM prevede che il tasso di crescita annuale composto dei ricavi di Novo Nordisk, per il periodo 2023-26, passerà dal 14% al 22%.
Nel secondo trimestre 2023 le vendite di Ozempic, il farmaco GLP-1 di Novo Nordisk per il trattamento del diabete, hanno raggiunto i 3,2 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 2,1 miliardi dello stesso trimestre dell’anno precedente. Wegovy, invece, ha generato vendite per 1,1 miliardi di dollari.
Nello stesso periodo Eli Lilly ha riscontrato un successo simile per Mounjaro, il suo farmaco GLP-1 contro il diabete, che, secondo una recente sperimentazione, ha ottenuto risultati che mostrano una maggiore capacità di indurre perdita di peso corporeo. Il trattamento ha generato vendite per 980 milioni di dollari nel periodo nel Q2 2023, dando un grosso contributo all’aumento dei ricavi di Eli Lilly, che si sono attestati al 28% in più rispetto alle precedenti rilevazioni.