Concorrenza dei biosimilari al blockbuster Remicade, aumento delle azioni giudiziarie contro il Baby Powder. Un periodo complesso, quello di Johnson & Johnson, che tuttavia non preoccupa più di tanto i top manager della pharma del New Jersey. Le previsioni per il 2018, ribadite nel corso della conference call di presentazione dei dati del Q1, sono buone. Il fatturato dovrebbe essere compreso tra 81 e 81,8 miliardi di dollari, superiore agli 80,6 – 81,4 miliardi precedentemente previsti. Le vendite del primo trimestre sono in crescita del 12,6% su base annua e si sono attestate a 20 miliardi di dollari. Gran parte di questa cifra è dovuta alla crescita del 19% dell’unità farmaceutica.
Luci e ombre
Gli analisti, però, sottolineano le notevoli delusioni del primo trimestre, non ultima quella dovuta a Remicade. Le vendite del blockbuster sono diminuite del 17% su base annua, per una cifra pari a 1,4 miliardi di dollari, sotto le stime che prevedevano un incasso di 1,5 miliardi di dollari. Non c’è dubbio che l’ingresso sul mercato dei biosimilari stia accelerando il processo di erosione dei prezzi di Remicade. Il mese scorso J & J ha riferito che gli importanti sconti fatti su Remicade hanno contribuito al calo medio del prezzo del farmaco pari al 4,6% nel 2017. Tutto questo nonostante il fatto che l’azienda abbia effettivamente alzato i prezzi di listino dell’8%. Ma anche Xarelto non ha performato benissimo. Le vendite, pur salite del 13% per 578 milioni di dollari, sono rimasta comunque al di sotto del tetto previsto di 634 milioni. La preoccupazione più grande per J & J è rappresentata dal settore consumer,nel quale le vendite trimestrali sono aumentate del 5%, raggiungendo i 3,4 miliardi di dollari. Si tratta di un risultato leggermente migliore del previsto, ma la società ha dichiarato che è necessari accelerarne la crescita.
No al big takeover
Una strategia che invece non rientra nei piani societari è un’acquisizione multimiliardaria. A gennaio, J & J ha confermato di non essere in gara per rilevare il business consumer di Pfizer. Il settore nel quale J&J gode invece di una forte crescita è quello oncologico, grazie soprattutto a Zytiga, farmaco contro il cancro alla prostata e a Darzalex, farmaco contro il mieloma multiplo, aumentati rispettivamente del 62 e del 69% durante il trimestre. La questione dei prezzi continua a essere fonte di preoccupazione per gli investitori, a giudicare dalle domande che gli analisti hanno posto durante la conference call di presentazione dei dati del Q1. Su questo terreno si aspettano le prossime mosse di Trump.