In uno studio di Fase III seltorexant, un nuovo tipo di antidepressivo messo a punto da Johnson & Johnson, ha migliorato il sonno tra gli adulti partecipanti. Il candidato farmaco è mirato contro una proteina, l‘orexina-2, già oggetto di attenzione di alcuni studi sulla narcolessia.
J&J sta studiando seltorexant come terapia “aggiuntiva” al trattamento di base con altri antidepressivi come gli SSRI. Lo studio di Fase III ha arruolato adulti con disturbo depressivo maggiore e insonnia, un problema che spesso accompagna la depressione e che “sfugge” al trattamento con gli SSRI.
Il trial – secondo quanto dichiarato da J&J – ha raggiunto tutti gli obiettivi primari e secondari, inducendo un miglioramento dei sintomi depressivi tra i partecipanti trattati con seltorexant al 43° giorno, risultato statisticamente significativo e clinicamente rilevante, accompagnato da un buon profilo di sicurezza ed efficacia
La big pharma USA punto molto su questo candidato psicofarmaco, accreditato di previsioni di incassi che si aggirano tra 1 e 5 miliardi di dollari all’anno.
Nell’ambito psichiatrico, oltre al seltorexant, J&J ripone molte aspettative anche in un altro candidato contro la depressione: aticaprant. I risultati di uno studio di fase III su questo farmaco potrebbero arrivare già quest’anno.