Johnson & Johnson ha concluso l’acquisizione dell’azienda biofarmaceutica Ambrx Biopharma con una transazione da 2 miliardi di dollari. L’accordo – comunicato pochi giorni fa – è stato raggiunto nel mese di gennaio 2024.
L’operazione segna un passo significativo per J&J nel potenziamento del suo portafoglio oncologico, in particolare nel settore del cancro alla prostata, e rafforza le capacità della big pharma nello sviluppo di coniugati anticorpo-farmaco (ADC) di nuova generazione, grazie alla piattaforma di biologia sintetica di Ambrx.
Questa tecnologia combina la precisione degli anticorpi monoclonali con gli agenti chemioterapici. L’obiettivo è quello di colpire ed eliminare le cellule tumorali in modo più efficace e con minori effetti collaterali rispetto alla chemioterapia tradizionale. J&J avrà così accesso alla pipeline di Ambrx che comprende farmaci candidati per una serie di indicazioni oncologiche.
Gli asset comprendono ARX517, un ADC per il carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCRPC); ARX788, per il trattamento del recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano (HER2) nel carcinoma mammario metastatico HER2+, e ARX305 per il trattamento del carcinoma a cellule renali.
“Siamo lieti di accogliere in Johnson & Johnson il talentuoso team scientifico e la piattaforma ADC di Ambrx”, commenta Yusri Elsayed, innovative medicine oncology global therapeutic area Head di J&J, “Non vediamo l’ora di continuare lo sviluppo di ARX517, un potenziale e migliore ADC mirato al PSMA [antigene di membrana specifico della prostata] per il trattamento del cancro alla prostata metastatico resistente alla castrazione. Questa importante opportunità pone le basi per l’avanzamento degli ADC di nuova generazione per fornire terapie differenziate contro i tumori solidi che migliorino la vita dei pazienti”.