Attraverso il sequenziamento dell’RNA messaggero a partire dalle biopsie dai fumatori ad alto rischio, alcuni ricercatori di Johnson & Johnson Innovation e dell’Università di Boston avrebbero individuato delle alterazioni genomiche nelle cellule immunitarie che potrebbero servire come indicatori dello sviluppo precoce del cancro.
I risultati sono stati pubblicati su Nature Communications.
“Queste informazioni potrebbero un giorno aiutare a individuare strategie per identificare le persone che stanno per sviluppare un cancro del polmone e intercettare per tempo lo sviluppo della malattia invasiva”, dice Avrum Spira, responsabile della Lung Cancer Initiative di J&J.
Nello studio, i ricercatori hanno usato la broncoscopia per ottenere dati ripetuti su lesioni precancerose, per diversi anni, in modo da monitorare l’eventuale progressione di queste lesioni verso il cancro polmonare invasivo o l’eventuale loro regressione.
Le biopsie sono state quindi raggruppate in quattro sottotipi: proliferative, infiammatorie, secretorie e normali.
I ricercatori hanno quindi evidenziato che nel sottotipo proliferativo, il più pericoloso legato alla progressione della malattia, c’era una significativa soppressione dei geni che codificano per diverse proteine immunitarie, incluse quelle del signaling dell’interferone e del processamento e presentazione dell’antigene. Questo ha fatto ipotizzare ai ricercatori la presenza di un ambiente immunitario compromesso.
Il tumore del polmone è il più diffuso in paesi popolosi come USA e Cina.
J&J sta lavorando anche alla creazione del Precancer Genome Atlas, una mappa dei cambiamenti molecolari e cellulare che caratterizzano le lesioni polmonari.