Johnson & Johnson prevede un futuro ricco di successi per la sua divisione farmaceutica. L’azienda ha infatti comunicato agli azionisti che, entro il 2030, verranno introdotte sul mercato ben 20 nuove terapie destinate a trattare patologie oncologiche, immunitarie e neurologiche, con un trend di crescita che, entro la fine del decennio, sarà compreso tra il 5% e il 7%.
Praticamente la stessa curva ascendente (8%) che ha caratterizzato il quinquennio 2017-2022, con farmaci come Stelara e Darzalex sugli scudi.
La big pharma USA vuole giocare un ruolo di rilievo nel trattamento dei tumori della vescica e del polmone. Martedì 4 dicembre – nel corso di un incontro con gli azionisti – ha dedicato particolare attenzione al nuovo farmaco Rybrevant (carcinoma polmonare).
Non nasconde, inoltre, grandi ambizioni nel campo della depressione e delle malattie autoimmuni. J&J sta investendo anche nello sviluppo di un anticorpo monoclonale per la Malattia di Alzheimer diretto alla proteina tau.
Secondo l’analista David Risinger, di Leerink Partners, la previsione di crescita delle vendite del 5%-7% annunciata da J&J supera significativamente le aspettative di Wall Street.