Nell’ultima settimana si registrano 14.866 nuovi casi, ancora in aumento rispetto agli 11.606 della scorsa settimana (+28%). L’incidenza sale a 25 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 20 della scorsa settimana. Cresce di poco anche l’occupazione dei letti in Area medica che si attesta al 2,7% (era al 2% la scorsa settimana) con un totale di 1.659 ricoverati. In calo invece l’occupazione delle terapie intensive (0,4% rispetto allo 0,5% della precedente rilevazione) dove sono ricoverate 39 persone. È quanto emerge dal bollettino settimanale del Ministero della Salute.
I decessi sono stati 65, rispetto a 44 di sette giorni fa (+47,7%). Sale il tasso di positività che si attesta al 10,5% rispetto al 9,2% del precedente bollettino. Infine, salgono anche i tamponi: ne sono stati effettuati 142.118 contro i 126.215 della settimana precedente (+12,6%)
L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 22 agosto 2023 è pari a 1,15 (1,06 – 1,24), in diminuzione rispetto alla settimana precedente sebbene ancora sopra la soglia epidemica (Rt=1,23 (1,12 – 1,34), al 15 agosto 2023).
La percentuale di infezioni riportate in soggetti con almeno un’infezione pregressa (reinfezioni) è in lieve aumento e intorno al 36%.
I tassi di malattia grave (ricovero, ricovero in terapia intensiva e decesso) sono stabili o in lieve aumento in tutte le fasce d’età. I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età e i tassi più elevati si trovano nella fascia d’età 90+ anni.
In base ai dati di sequenziamento depositati sulla piattaforma nazionale I-Co-Gen, nell’ultima settimana di campionamento consolidata, 07/08/2023 – 13/08/2023 (dati al 28 agosto 2023), si conferma la co- circolazione di ricombinanti di Omicron attenzionati a livello internazionale, con una predominanza di sequenze attribuibili a XBB.1.9 (45,2%). Si segnala inoltre, una, se pur discontinua, circolazione di CH.1.1, discendente di BA.2.75 considerato variante sotto monitoraggio dagli organismi internazionali.
“Nel periodo di monitoraggio, l’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da SARS-CoV-2 in Italia si mantiene bassa seppur in aumento da due settimane. Anche l’impatto sugli ospedali rimane limitato, in leggero aumento nelle aree mediche e in lieve diminuzione nelle terapie intensive”, si legge nel monitoraggio.
“Nel periodo di riferimento e rispetto alla settimana precedente si osserva un lieve aumento del numero di nuovi casi, incremento atteso sulla base degli andamenti previsti di fine estate e della diffusione di una nuova variante che, come per le varianti precedenti, si associa ad una maggiore circolazione virale – spiega il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia – In questa fase, nella quale è particolarmente importante osservare l’impatto della malattia sugli ospedali e la gravità clinica, si evidenzia che i tassi di occupazione ospedaliera rimangono sostanzialmente stabili, e, anzi, si registra una lieve diminuzione nelle terapie intensive”.