Il gruppo farmaceutico Chiesi Farmaceutici S.p.A. ha annunciato di aver concluso un accordo con Allinaire Therapeutic, LLC, società costituita da BioMotiv, per acquisire i diritti a livello mondiale di un portafoglio di anticorpi monoclonali terapeutici (mAb) contro il polipeptide II attivatore dei monociti endoteliali (EMAP II) per il potenziale trattamento dell’ipertensione arteriosa polmonare (PAH).
EMAP II è una citochina non classica che ha un impatto sull’apoptosi, sul danneggiamento cellulare, sulla funzione delle cellule endoteliali e sull’infiammazione. Il lavoro degli scienziati Matthias Clauss, PhD, e Irina Petrache, MD, e dei loro colleghi presso l’Indiana University e il National Jewish Health, Allinaire e la rete di scienziati preclinici e clinici con cui collabora ha dimostrato il ruolo patogenico cruciale di EMAP II nelle patologie cardiopolmonari, compresa la PAH, nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e nel danno polmonare acuto conseguente a infezioni virali. I ricercatori hanno quindi sviluppato anticorpi monoclonali terapeutici anti-EMAP II che vengono attualmente testati nelle prime fasi, come potenziale trattamento in grado di modificare il decorso della PAH, e sono l’oggetto di questa partnership.
La PAH è una malattia rara con un’incidenza di 2-5 adulti per milione di persone. È un disordine progressivo caratterizzato da elevata pressione sanguigna nelle arterie polmonari che può portare a insufficienza cardiaca. I medicinali attualmente approvati vanno principalmente a contrastare i sintomi di questa rara patologia e vi è un bisogno medico insoddisfatto di approcci innovativi che possano ritardare, o persino invertire, la progressione della malattia.
“Questo accordo è l’ulteriore dimostrazione dell’impegno di Chiesi nel ricercare trattamenti innovativi per condizioni con un elevato bisogno medico insoddisfatto, come la PAH”, commenta Thomas Eichholtz, Head of Global R&D del Gruppo Chiesi. “Siamo convinti che gli anticorpi monoclonali terapeutici anti-EMAP II rappresentino un innovativo e promettente approccio per il trattamento e il rallentamento della progressione della malattia nei pazienti affetti da PAH. La partnership con Allinaire è l’ulteriore dimostrazione del focus di Chiesi sull’innovazione e del desiderio di accelerare il nostro ingresso nel segmento dei farmaci biologici e, pertanto, di diversificare le nostre piattaforme terapeutiche”.
“Abbiamo compiuto progressi eccellenti in Allinaire con il nostro programma di anticorpi monoclonali terapeutici anti-EMAP II, collaborando con un team multidisciplinare di esperti in scienze, biologia e terapeutica delle patologie cardiopolmonari causate da EMAP II”, afferma il CEO e CSO di Allinaire Douglas W.P. Hay. “Siamo estremamente entusiasti di questa partnership con Chiesi, una società farmaceutica globale di primaria importanza con una reputazione di lunga data e una storia di successo in quest’area terapeutica, finalizzata a far progredire questa innovativa classe di medicinali”.
Allinaire riceverà un pagamento iniziale e tranches future in corrispondenza di ogni stadio di avanzamento e royalties sulle vendite nette.
L’accordo con Allinaire fa seguito al recente investimento da 85 milioni di euro effettuato da Chiesi per la costruzione del Biotech Center of Excellence Plant di Parma, dedicato allo sviluppo, alla produzione e alla distribuzione di farmaci biologici. Negli ultimi anni il gruppo ha intrapreso anche una serie di nuove partnership strategiche con partner esterni, tra cui Moderna e Cyclica, per rafforzare il proprio focus sulle biotecnologie.
Lo sviluppo di farmaci biologici è continuato ad aumentare nel corso degli ultimi dieci anni. Sul mercato globale, il settore è cresciuto a un tasso annuo superiore al 12% negli ultimi trent’anni e raddoppierà entro il 2030.