Il parlamento indiano ha approvato questa settimana una legge per istituire un centro biotecnologico regionale che avrà il compito di promuovere le competenze e la ricerca in Asia.
Il Centro Regionale per le biotecnologie – si legge tra le righe del giornale Business Standard – avrà base a Haryana e offrirà posizioni di studio fino al livello del PhD, ma servirà anche come base d’appoggio per gli accademici con accesso a strutture di ricerca nel campo delle biotecnologie. Il nuovo centro dovrebbe cercare di aiutare la crescita a livello nazionale nel settore della biotecnologie, nonché stabilire contatti con l’estero, offrendo formazione per studenti e ricercatori.
L’India è rimasta indietro nel campo delle biotecnologie negli anni rispetto ad altri paesi asiatici quali Giappone, Cina e Australia, sebbene sia piccole imprese ma anche alcune realtà locali affermate, come i laboratori del dottor Reddy, stiano spingendo molto sui farmaci biosimilari.
Lo scorso novembre il Governo ha dichiarato di voler puntare molto sulle biotech, mirando a far crescere nei prossimi 2/3 anni di 1500 il numero delle start-up nel campo delle biotecnologie (rispetto alle 500 censite alla fine del 2015).
Attualmente, l’industria biotecnologica in India copre il 2% circa del settore globale delle biotecnologie, classificandosi al 12° posto nel mondo e al 3° tra i paesi asiatici.