Martedì 14 maggio, nella sede dell’Agenzia, si sono incontrati i vertici di AIFA ed EGUALIA (Industrie farmaci equivalenti, biosimilari a valore aggiunto). EGUALIA ha evidenziato i dati relativi al notevole divario nell’utilizzo degli equivalenti tra le regioni italiane, nonché la spesa di oltre un miliardo di euro sostenuta dai pazienti italiani ogni anno quando non scelgono un farmaco equivalente al prezzo di riferimento; un dato che si concentra significativamente nel sud del Paese.
“La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”, ha sottolineato il Presidente dell’AIFA, Robert Nisticò.
Un gruppo di lavoro tecnico si occuperà di individuare strumenti e misure concrete che affrontino il nodo della sostenibilità economico industriale dei farmaci equivalenti e biosimilari.
“Sarà necessario affiancare alle vigenti procedure strumenti idonei a cogliere i fattori determinanti che rendono farmaci di larghissimo utilizzo non disponibili in via continuativa o peggio del tutto carenti, ed agire – ha affermato il Direttore tecnico-scientifico dell’AIFA, Pierluigi Russo – affinché, nel rispetto dei vincoli di spesa complessivi, questi farmaci rimangano economicamente e industrialmente sostenibili per le imprese”.
Infine, nell’ottica della semplificazione, è stato condiviso l’impegno, attraverso un gruppo di lavoro, a proseguire il lavoro di semplificazione delle procedure autorizzative e di prezzo e rimborso, riducendo i flussi di lavoro per la Commissione Scientifica ed Economica (CSE) dell’AIFA proprio sulle procedure che riguardano equivalenti e biosimilari.