Il crollo di SVB nell’annus horribilis delle startup biotech

Condividi:
Share

In meno di 48 ore è sparita la banca sulla quale molte giovani aziende biotecnologiche hanno fatto affidamento per anni.

Venerdì 10 marzo la Federal Deposit Insurance Corp ha infatti chiuso la Silicon Valley Bank (SVB), innescando l’allarme in tutto il settore.

SVB è stato un partner fondamentale per le biotech, garantendo fondi per le società emergenti e i loro investitori.

Ora è in amministrazione controllata federale e le autorità regolatorie terranno un’asta per le offerte di acquisto da parte di altre banche.

Il governo degli Stati Uniti ha adottato misure per alleviare i timori di un contagio più ampio, annunciando che proteggerà i clienti della banca e quelli di un altro istituto, la Signature Bank, che ha chiuso alla fine della scorsa settimana. I clienti di entrambe le banche possono già disporre dei propri depositi.

Il fallimento di SVB aggiunge nuova incertezza a un settore, quello delle startup biotech, che sta vivendo un annus horribilis dopo un periodo caratterizzato da grandi investimenti .e attività

SVB è strettamente intrecciata con l’ecosistema delle startup biotecnologiche, un ruolo che ha guadagnato lavorando con società “a rischio” e alle prime armi, che non incontravano la fiducia delle banche tradizionali.

Gli investitori e i clienti della Silicon Valley Bank vivono un momento di grande incertezza. Se il fallimento di SVB non si diffonderà ad altri istituti bancari, la tempesta rimarrà circoscritta e non creerà problemi a lungo termine, come nel 2008 con il fallimento di Lehman Brothers.

 

 

Notizie correlate

Lascia un commento



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Daily Health Industry © 2024