È stato classificato come ceppo HIV-1 gruppo M sottotipo L un nuovo virus dell’immunodeficienza acquisita umano, il primo individuato dopo 19 anni.
A individuarlo è stato un team di ricercatori guidato da Mary Rodgers, di Abbott Diagnostics. La scoperta, accertata dopo il sequenziamento dell’intero genoma del virus, è stata pubblicata dal Journal of Acquired Immune Deficiency Syndromes.
Il nuovo ceppo è stato identificato su un campione prelevato nel 2001 nella Repubblica Democratica del Congo, come parte di uno studio per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da madre a figlio.
Una volta ottenuto il sequenziamento del nuovo genoma, i ricercatori hanno potuto classificare il ceppo come sottotipo L, una sotto-tipologia che contava, ad oggi, solo altri due tipi di virus HIV e che con questo terzo che si è aggiunto può essere ufficialmente distinta come sottotipo a sé.
Inoltre, secondo i ricercatori, dal momento che il virus rilevato sarebbe più simile ai virus più antichi rispetto a quelli isolati nel 1983 e nel 1990, nella Repubblica Democratica del Congo, e forse anche in altri posti del mondo, ci sarebbero ulteriori ceppi circolanti.
“Questo studio dimostra che l’epidemia di HIV è ancora in corso e che si sta tuttora evolvendo”, spiega Jonah Sacha, dell’Oregon Health & Science University, negli USA, non coinvolto nella ricerca.