La crisi ucraina sta già avendo impatto enorme sull’industria biotech e farmaceutica, con le interruzioni della catena di approvvigionamenti e degli studi clinici e con la decisione di interrompere investimenti od operazioni finanziarie in Russia.
La situazione geopolitica avrà un effetto diretto sugli studi clinici per farmaci e prodotti biotech condotti in Ucraina e in Russia, costringendo le aziende a interrompere trial che consentono ai pazienti in condizioni critiche di accedere a terapie avanzate. Alcune biotech, per esempio, stanno già bloccando gli arruolamenti a molti studi clinici previsti in Russia.
Un ex funzionario della FDA, Tim Cote, ha presentato una petizione all’agenzia americana per congelare le richieste di autorizzazione di prodotti di aziende russe nel mercato USA.
E la guerra avrà presumibilmente un impatto anche sulla produzione del vaccino russo contro il COVID-19, lo Sputnik V, e sulla sua distribuzione globale. La richiesta della Russia per avere l’ok al vaccino dall’OMS rimane attualmente sospesa.