(Reuters) Health) – Luke Miels, Head of Pharmaceuticals di GlaxoSmithKline, ha lanciato una grande sfida ai suoi manager: trovare budget risparmiando il 20%. Tutto questo al fine di riallocare i risparmi nei mercati e nelle linee produttivi principali, e recuperare terreno nei confronti di rivali come Novartis e MSD nella messa a punto di blockbuster multimiliardari. Focus, dunque, su un umero minore di nuovi farmaci di punta. Tra questi ci sarebbero i vaccini Trelegy e Shingrix, da portare in 10 ampi mercati, dagli USA all’Europa, al Giappone, fino a Cina, India e Russia. La nuova pipeline di GSK, comunque, non arriverà sul mercato prima del 2020 e nel frattempo diverse chiamano in campo la pharma britannica. Nel settore dell’HIV è sempre forte la competizione con Gilead, mentre negli USA si avvicina la competizione di Seretide con i generici nel campo del trattamento delle patologie polmonari. A luglio scorso, inoltre, la CEO Emma Walmsley aveva annunciato la decisione di abbandonare più di 30 progetti di sviluppo di altrettanti farmaci, per snellire il settore ricerca e sviluppo farmaceutico. Tra i progetti GSK sui quali si accenderanno i riflettori per la costituzione della nuova pipeline, c’è un anticorpo contro il mieloma multiplo, che potrebbe essere lanciato nel 2020, e alcune terapie cellulari che agiscono sul sistema immunitario del paziente. Tra questa, una ha come bersaglio terapeutico i recettori delle cellule T (TCR) che, a differenza delle terapie CAR-T usate contro tumori del sangue, sarebbero in grado di trovare proteine specifiche del cancro all’interno delle cellule e, per questo, potrebbero risultare più efficaci contro i tumori solidi. Sullo sfondo, infine, campeggia sempre la possibilità che Walmsley decida di acquistare l’attività dei farmaci da banco di Pfizer, su una base massima di 20 miliardi di dollari.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)