La scommessa sui vaccini di Andrew Witty, CEO uscente di GlaxoSmithKline,sta dando i suoi frutti. Nel 2016 l’unità dei vaccini è infatti cresciuta del 14%, più di quelle dei farmaci e dei prodotti da banco e di auto-medicazione, che hanno registrato incrementi rispettivamente del 3 e 9 per cento. In totale lo scorso anno i vaccini hanno consentito all’azienda inglese di guadagnare 5,73 miliardi di dollari. Così, la mossa di andare verso prodotti a costi minori ma di maggiore diffusione rispetto, per esempio, ai più costosi antitumorali, sembra essere, almeno per il momento, vincente. Il settore dei vaccini, comunque, rappresenta ancora il 16% delle vendite complessive di GSK, mentre i prodotti farmaceutici rendono conto del 58% e quelli di auto-medicazione il 26%. A trainare l’aumento nelle vendite nel campo dei vaccini è stato Bexsero, il prodotto contro il Meningococco B che lo scorso anno ha visto raddoppiare le vendite rispetto al 2015, portando nelle casse dell’azienda inglese 486 milioni di dollari. E l’azienda continuerà a investire per aumentare la capacità produttiva per questo vaccino, almeno secondo quanto dichiarato dal CFO Simon Dingemans. Anche i vaccini antinfluenzali Fluarix e FluLaval hanno registrato aumenti importanti nelle vendite, con un +38% nel 2016, pari a 517 milioni di dollari. Mentre il vaccino contro lo pneumococco Synflorix è aumentato del 19%, attestandosi a 629 milioni di dollari di vendite, sempre lo scorso anno. Il calo più significativo, invece, è stato registrato dal vaccino contro il papillomavirus, Cervarix, sceso nelle vendite del 14%, anche se su questo pesa la decisione dell’azienda inglese di ritirarlo, ad agosto dello scorso anno, dal mercato americano. Nonostante le crescite registrate per il 2016, le vendite nel quarto trimestre sono rimaste invece invariate, con un fatturato di 1,4 miliardi di dollari. Dunque l’azienda inglese continuerà a puntare sui vaccini, anche perché l’FDA ha da poco avviato la revisione su Shingrix, il vaccino contro l’Herpes Zoster, che, secondo gli esperti, potrebbe arrivare a fatturare un miliardo di dollari entro il 2021. Il 2018, comunque, dovrebbe essere l’anno di prova per questo prodotto.