(Reuters Health) – Risultati positivi per il farmaco sperimentale di GlaxoSmithKline contro il mieloma multiplo.
Due dosi di belantamab mafodotin hanno contribuito alla soppressione della malattia in pazienti che si erano precedentemente sottoposti ad altri tre trattamenti. La società britannica ha intenzione di presentare i dati dello studio agli organismi regolatori e chiedere l’approvazione per lanciare il farmaco sul mercato quest’anno.
GSK ha venduto i farmaci oncologici approvati a Novartis nel 2014, ma lo scorso anno si è reinserita nel settore delle cure contro il cancro grazie a un accordo da 5,1 miliardi di dollari attraverso il quale è entrata in possesso di Tesaro.
Inoltre, a febbraio, 2019 ha stretto un accordo da 4,09 miliardi di dollari con l’azienda tedesca Merck KGaA per i diritti di un’immunoterapia di prossima generazione.
“Siamo sulla buona strada per presentare belantamab mafodotin entro la fine dell’anno e continueremo a investigare per capire come questo farmaco possa aiutare ancora più pazienti affetti da questa malattia”, dice Hal Barron, direttore scientifico di GSK.
Il farmaco prende di mira una proteina implicata nell’insorgenza del mieloma multiplo, la BCMA.
Il risultato ottenuto da GSK dà ulteriore credito ai farmaci anticorpo coniugati (ADC), la classe di farmaci di cui fa parte belantamab mafodotin.Gli anticorpi si legano a molecole specifiche nell’organismo o bloccano le sostanze estranee al corpo.
Gli ADC sono anticorpi a cui si aggiunge una tossina cellulare; in questo modo gli agenti chemioterapici possono essere veicolati in modo specifico (grazie agli anticorpi) verso le cellule tumorali e quindi essere somministrati in dosi molto più elevate rispetto alla terapia convenzionale.
GSK ha recentemente riportato un’altra vittoria in ambito oncologico con Zejula, precedentemente farmaco di punta di Tesaro, che si è dimostrato efficace nel rallentare la progressione del carcinoma ovarico.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)