Un Q2 molto buono quello di GSK, che ha registrato un fatturato di 7,9 miliardi di sterline e ha alzato la propria guidance per l’anno in corso al 7%-9%, rispetto a quanto previsto (5%-7%).
La pharma britannica, tuttavia, ha abbassato le previsioni di vendita dei vaccini a una sola cifra rispetto alla crescita a due cifre prevista a maggio, pur aspettandosi un complessivo aumento delle vendite.
Shingrix – il vaccino contro l’herpes zoster, uno dei prodotti di punta di GSK – ha incassato nel Q2 832 milioni di sterline; cifra in calo rispetto ai primi tre mesi dell’anno, ma in crescita su base annua. Le vendite di Arexvy, il nuovo vaccino contro il virus respiratorio sinciziale, hanno invece totalizzato 62 milioni di sterline, ma la domanda, rispetto alle previsioni, è diminuita.
Le vendite di Shingrix – ha riferito GSK – sono aumentate in Europa e in altri mercati internazionali, mentre hanno subito una frenata negli USA. Il vaccino è comunque accreditato di incassi pari a 4 miliardi di dollari, grazie alla sua introduzione in nuovi Paesi.
