Giovanni Caforio, CEO di Bristol Myers Squibb, in pensione a novembre

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L’amministratore delegato di Bristol Myers Squibb, Giovanni Caforio, andrà in pensione il 1° novembre dopo aver guidato per otto anni l’azienda farmaceutica fino a farla diventare un produttore leader di farmaci antitumorali. L’azienda ha dichiarato mercoledì che Caforio passerà le redini all’attuale responsabile commerciale Christopher Boerner che ricoprirà temporaneamente il ruolo di direttore operativo.

Una volta completata la transizione, Caforio continuerà a presiedere il consiglio di amministrazione di Bristol Myers, anche se non è tipico delle case farmaceutiche statunitensi dividere in modo permanente i ruoli di CEO e di presidente del consiglio di amministrazione. La società ha detto che il suo incarico di presidente sarà “per un periodo di transizione stabilito dal consiglio di amministrazione”. A prendere il posto di Boerner, come direttore commerciale, sarà Adam Lenkowsky, attualmente responsabile dei principali mercati di Bristol Myers. La transizione ha effetto immediato con la promozione di Boerner a COO.

Caforio è un medico e ha assunto il ruolo di CEO dopo Lamberto Andreotti nel 2015. In precedenza aveva ricoperto numerosi ruoli all’interno dell’azienda tra i quali quello di Chief Commercial Officer e COO. Il suo mandato come capo di Bristol Myers è stato contrassegnato dallo sviluppo dell’anticoagulante Eliquis e dell’immunoterapia antitumorale Opdivo, diventati farmaci di successo, nonché da una serie di grandi acquisizioni, in particolare quella di Celgene per 74 miliardi di dollari. L’operazione ha portato in casa Revlimid, il trattamento più venduto contro neoplasie del sangue che ha reso Bristol Myers una delle più grandi aziende oncologiche, nonché le terapie cellulari contro il cancro, Abecma e Breyanzi, che ora occupano un posto più importante nei suoi piani strategici

Tuttavia, anche sotto Caforio, Bristol Myers ha commesso un errore, scegliendo un piano di sviluppo clinico per Opdivo che le si è ritorto contro e ha permesso alla rivale Merck & Co. di conquistare una posizione di leadership nel mercato delle immunoterapie contro il cancro. Anche una grande scommessa su un’immunoterapia sperimentale sviluppata dalla società di biotecnologie Nektar Therapeutics non ha avuto successo.

La sfida principale che Boerner dovrà affrontare sarà la creazione di preparati che prendano il posto di questi vecchi prodotti. I brevetti statunitensi che proteggono Eliquis scadranno infatti nel 2026 e quelli di Opdivo nel 2028 mentre Revlimid sta già affrontando la concorrenza di generici, anche se limitata. Insieme, questi tre farmaci hanno rappresentato 30 miliardi di dollari, ovvero il 65%, dei 46 miliardi di dollari di vendite di Bristol Myers dello scorso anno, costituendo uno dei maggiori “patent cliff” del settore.

Ma Bristol Myers ha cinque farmaci, tra i quali il nuovo medicamento per la psoriasi Sotyktu e il farmaco per il cuore Camzyos, che ritiene possano incassare 4 miliardi di dollari ciascuno, o anche di più, entro il 2030. Per altri due prodotti, sono previsti almeno 3 miliardi di dollari di ricavi. Prima di entrare in Bristol Myers nel 2015, Boerner ha ricoperto ruoli di marketing presso la divisione Genentech di Roche e ruoli di leadership presso Seattle Genetics.

 

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