“Il progresso della ricerca farmaceutica ha permesso di avere a disposizione medicinali sempre più efficaci e sicuri. E scoprirne di nuovi per patologie che non avevano cura. Basti pensare che in 10 anni le persone che sopravvivono dopo una diagnosi di tumore sono un milione in più e 2 persone su 3 sopravvivono dopo 5 anni, 30 anni fa erano 1 su 3, l’83% di questo progresso si deve ai nuovi farmaci. Grazie a quelli contro l’epatite C i pazienti guariti sono oltre 250 mila. I medicinali per le patologie rare autorizzati in Europa sono passati dal 2001 al 2022 da 8 a più di 250. E le vaccinazioni hanno permesso di eradicare malattie e di controllarne altre, riducendo l’incidenza e la mortalità e consentendo di salvare milioni di vite, come nel caso del Covid”. E’ il quadro della situazione tracciato dal Presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, per la Giornata Mondiale dell’Innovazione.
“Oggi – prosegue – sulla frontiera dell’innovazione troviamo terapie geniche, terapie digitali e vaccini di ultima generazione prodotti per il contrasto alla resistenza antimicrobica. Balzi in avanti che hanno permesso di arrivare al record storico di molecole in sviluppo a livello internazionale, oltre 20.000, frutto del network di attori coinvolti nella R&S. L’80% dell’innovazione farmaceutica infatti è open innovation, nasce in rete, con le partnership pubblico-privato, con le università, le PMI biotech, gli enti no-profit e le start-up. Start-up che hanno avuto un boom nelle Life Sciences: 603 nate dal 2021 a oggi, 48 solo nel primo trimestre di quest’anno. A dimostrazione delle qualità della Nazione, dei ricercatori, dei progetti, degli investitori”.