Gilead verso le terapie CAR-T di seconda generazione: collaborazione con startup californiana

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Gilead collaborerà con Refuge Biotechnologies, una startup biotecnologica californiana, per studiare nuovi metodi per rendere più sicure ed efficaci le terapie CAR-T contro il cancro.

L’accordo con la startup conferisce a Gilead i diritti esclusivi di utilizzare la tecnologia di biologia sintetica della startup per sviluppare trattamenti contro i tumori del sangue. Gilead è entrata nel mercato CAR-T con Yescarta e Tecartus.

“Le terapie autologhe di prima generazione con cellule CAR-T hanno cambiato radicalmente i risultati per le persone affette da alcuni tumori del sangue, ma è necessario lavorare ancora per raggiungere altri pazienti”, osserva Francesco Marincola, responsabile della ricerca sulle terapie cellulari presso l’unità Kite di Gilead. M arincola è stato il responsabile scientifico di Refuge fino a quando è entrato in Kite nel 2021.

La tecnologia di Refuge è progettata per attivare o disattivare la trascrizione genica, ovvero la copia del DNA in RNA, utilizzando un enzima CRISPR modificato per non tagliare più il DNA.

Secondo le due aziende, i primi dati emersi dai test di laboratorio hanno suggerito la possibilità di utilizzare questa piattaforma per migliorare la sicurezza e l’efficacia delle terapie cellulari CAR-T di prima generazione.

Gilead avrà una licenza esclusiva sulla tecnologia di Refuge per l’uso nei tumori del sangue mentre la startup manterrà i diritti per le indicazioni sui tumori solidi.

La pharma USA finanzierà la ricerca, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione, oltre a effettuare un pagamento anticipato di una cifra non specificata a Refuge.

 

 

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