Alcune aziende stanno attualmente testando i coniugati farmaco-anticorpo (ADC) anti TROP2 in combinazione con gli inibitori del checkpoint come nuova opzione di trattamento per il cancro polmonare non a piccole cellule (NSCLC).
Gilead è sponsor di uno studio in cui il suo agente anti-TROP2, Trodelvy (sacituzumab govitecan) è in sperimentazione con il farmaco immuno-oncologico Keytruda di MSD.
L’analisi preliminare della fase II dello studio, denominato EVOKE-02, suggerisce un’apprezzabile efficacia della combo Trodelvy-Keytruda nel trattamento di prima linea del NSCLC metastatico.
La fase III del trial (EVOKE-3), che confronta questa combinazione con Keytruda utilizzato da solo, è partita a gennaio 2022 ed è attualmente in corso.
“Quelli dello studio EVOKE-02 rappresentano i primi dati, peraltro molto incoraggianti, provenienti da diversi trial condotti da Gilead e dedicati all’esplorazione del potenziale di Trodelvy nel trattamento del cancro del polmone”, osserva Bill Grossman, VP senior e responsabile dell’area terapeutica di Gilead Oncology.
Nello studio, i pazienti sono stati assegnati a uno dei due gruppi – A o B – a seconda dello stato della malattia o dell’espressione di PD-L1, misurata tramite il punteggio della proporzione tumorale (TPS). Maggiore era il TPS del paziente, più elevate erano le probabilità che rispondesse agli inibitori del checkpoint.
Il primo gruppo comprendeva 29 soggetti con NSCLC squamoso/non squamoso e TPS pari o superiore al 50%, mentre il secondo gruppo (32 soggetti) aveva un TPS inferiore al 50%. Il gruppo A ha mostrato un tasso di risposta obiettiva (ORR) del 69% rispetto al 44% del gruppo B.
Complessivamente, l’ORR in entrambi i gruppi è stato del 56%. Al momento del cut-off dei dati non era stata raggiunta la durata media della risposta, che dopo sei mesi -secondo quanto riferisce Gilead – si è attestata all’88%.